Morgan, il lutto è doloroso e devastante: “Muore la musica”
Morgan e il momento davvero doloroso che ha vissuto qualche giorno fa: nessuno se la sarebbe mai aspettato tanta sofferenza
Uno degli elementi fondamentali all’interno del mondo dello spettacolo e della musica italiana è proprio lui, Morgan. L’uomo è stato il fondatore del BlueVertigo e ha collaborato in qualità di giudice nel noto programma X Factor, scoprendo il talento di Marco Mengoni. Recentemente, ha dovuto affrontare un momento davvero molto doloroso e sofferente facendo una confessione molto profonda sul suo profilo Instagram.
Il vero nome di Morgan è Marco Castoldi, un uomo che ha regalato tanto al mondo musicale italiano ma soprattutto oggi rappresenta un personaggio al di fuori dal comune. Il grande Marco, purtroppo, ha vissuto un dramma doloroso a soli sedici anni: il suicidio del padre, di fronte a lui e alla sorella Roberta Castoldi.
In una intervista a Maurizio Costanzo Morgan ha raccontato: “Tu non immagini che tuo padre si può uccidere: si è affacciato alla finestra, non l’ha mai fatto, ha salutato me e mia sorella e si è ucciso”. Dopo questo brutto evento, ha confessato di essere stato per molto tempo depresso, riuscendo a superare la depressione grazie ad un lungo percorso psicologico.
Purtroppo Morgan, ha vissuto diversi momenti dolorosi che gli hanno segnato la vita; a questo è stato associato anche la separazione dall’allora compagna Asia Argento a cui è stato legato dal 2000 al 2007. In seguito ha avuto anche un’altra relazione da cui ha avuto una figlia che, a detta della ex moglie non sarebbe mai andato a trovarla. Oggi, invece, è legato ad Alessandra Cataldo.
Il dramma vissuto da Morgan: ecco cosa è successo
Una vita fatta di tanta ricchezza professionale per Morgan ma pochi momenti gioiosi nella vita privata. L’uomo, infatti, avrebbe vissuto un ennesimo lutto che ha cambiato completamente la vita del cantante: la morte di uno dei suoi cantanti preferiti, lui Ryuichi Sakamoto.
In un lungo post pubblicato su Instagram, Morgan ha utilizzato delle parole davvero forti per parlare dell’incontro con uno dei più grandi musicisti della storia della musica.
Egli ha scritto: “È morto Sakamoto. Lo chiamavo Luigi, che suona un po’ come Ryuichi, Una sera alcuni anni fa abbiamo passato il tempo disegnando forme d’onda sui tovaglioli di un ristorante di hotel, era un “ribelle” ultra-gentile, un elegantissimo e spontaneo uomo che viveva con dentro un bambino timidissimo e curioso, un musicista grande, un artista dalla sensibilità divina, un musicista che ascoltava la musica. Quando muore un musicista con lui muore tutta la sua musica, quella che ancora non aveva scritto e che mai sarà ascoltata. Quando muore un musicista muore la sua musica. Muore la musica“. […]