Pippo Baudo, la malattia terribile entrata nella sua vita: Una rivelazione sconcertante | Disperazione totale

Pippo Baudo e il dramma affrontato nella sua vita, una grandissima sofferenza che lo ah segnato: ecco cosa è successo

Uno dei conduttori che ha cambiato la televisione italiana con il suo talento e la sua grandissima professionalità è proprio lui, Pippo Baudo. Il suo volto è associato ad una delle manifestazioni canore più importanti, Festival di Sanremo e a molti programmi che hanno fatto la storia dello spettacolo italiano. In una intervista di qualche tempo fa ha fatto una rivelazione terribile circa la malattia entrata nella sua vita.

Sin dalla sua giovinezza Pippo Baudo ha avuto le idee chiare circa il suo futuro all’interno del mondo dello spettacolo. Infatti, all’inizio della sua carriera andò a condurre Miss Sicilia e tornò all’alba con un camioncino per essere in tempo alla sua seduta di laurea presso la Facoltà di Giurisprudenza.

Il volto di Pippo Baudo è stato uno dei più importanti e lo è ancora, insieme a Mike Bongiorno, Corrado e Alberto Castagna. Tra i programmi condotti dall’uomo vi sono: Guida degli emigranti, Primo piano e Telecruciverba, il CantaItalia nel 1964, il Festival di Napoli nel 1963, 1965 e 1966, e Il grande beat show / Ciao amici-Lancia a Torino nel 1966.

La malattia entrata nella vita di Pippo Baudo: un dramma senza fine

Nonostante l sua grande professionalità che lo ha aiutato a definirsi uno dei conduttori più competenti della televisione italiana di tutti i tempi, in una recente intervista, Pippo Baudo ha confessato di una malattia entrata nella sua vita che ha cambiato completamente la sua vita e il modo di vedere le cose: il cancro.

Egli ha confessato: “Nella mia vita ho avuto tante malattie e sono stato operato tante volte. Ad un certo punto della mia vita ho scoperto di avere avuto un cancro alla tiroide ed ho vissuto una vita preoccupatissima. Avevo il cancro e facevo la prima ‘Canzonissima’ della mia vita, erano gli anni ’70”.

Ha poi aggiunto: “Cominciai a curami e ogni tanto avevo fortissimi malesseri. Durante quei tre mesi, comunque, non pensavo mai alla malattia, ma solo al lavoro. Quasi contemporaneamente a me si era ammalato dello stesso tipo di tumore anche mio padre, l’uomo più importante della mia vita, con cui avevo un rapporto straordinario…”

Purtroppo la notizia devastante: “Ma lui non ce l’ha fatta ed è morto soffrendo molto. Nel mio caso, invece, quel nodulo, quell’esplosione esterna della malattia mi ha salvato perché mi ha permesso di intervenire subito”.