Londra – Due giorni londinesi per l’on. Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati.
La visita a Londra di lunedì 29 febbraio e martedì 1 marzo ha previsto un intervento nell’aula magna del King ’s College sul tema “Greater European integration: the only way forward”.
IN precedenza aveva incontrato Chris Grayling (Leader Camera dei Comuni), la Baronessa D’Souza (Lord Speaker Camera dei Lords), oltre a John Bercow (Speaker Camera dei Comuni) e al leader dell’opposizione Jeremy Corbyn.
Oggi presso la residenza dell’Ambasciatore Terracciano ha incontrato prima la Professoressa Mary Beard dell’Università di Oxford poi imprenditrici, avvocatesse e giornaliste italiane.
IL clou è stato l’intervento al KIng’s College.
Oltre 200 persone, giovani studenti ma anche personalità del mondo imprenditoriale, bancario ed accademico hanno ascoltato l’intervento sull’Europa. Proprio l’argomento oggetto di referendum in Uk pr il prossimo 23 giugno.
Nel corso dell’intervento l’On. Boldrini ha parlato oltre dei flussi migratori anche del “Manifesto di Ventotene” il documento per la promozione dell’unità europea scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Ursula Hirschmann tra il 1941 ed il 1944 durante il periodo di confino presso l’isola di Ventotene, nel mar Tirreno.
Inoltre ha illustrato la consultazione pubblica online sullo stato e delle prospettive dell’UE, promossa da lei stessa che si è aperta il 12 febbraio 2016 e durerà tre mesi (sino al 9 maggio 2016).
La consultazione, composta da sette domande, permetterà ai cittadini di esprimere la propria opinione sulle attuali carenze, sui risultati finora raggiunti, sull’assetto istituzionale e soprattutto sulle prospettive future dell’Unione.
Il primo quesito, a risposta multipla, analizza i vantaggi che l’adesione all’Ue ha comportato per i cittadini degli Stati membri. Dieci le possibili risposte tra le quali: pace e stabilità, libera circolazione di persone e merci, moneta unica, Erasmus, tutela dei consumatori e dell’ambiente. Prevista anche l’opzione che non contempla alcun beneficio. Nella seconda domanda si affrontano gli ambiti nei quali l’Ue è risultata inadeguata. Anche in questo caso, dieci possibili risposte tra cui: migrazione, lotta alla povertà, riduzione dei divari di sviluppo, sostegno alla crescita. Si chiede poi quali siano i settori nei quali sarebbe opportuna una maggiore incisività e quali siano le azioni da avviare per accrescere l’efficacia dell’Europa di fronte alle sfide globali. Il quinto quesito si occupa della cittadinanza europea, mentre il sesto riguarda la eventuale necessità di un cambio di assetto istituzionale. La consultazione si chiude dando spazio a proposte o suggerimenti liberi.
I temi affrontati nel questionario seguono il solco della Dichiarazione “Più integrazione europea: la strada da percorrere”, documento sottoscritto il 14 settembre scorso a Montecitorio dai Presidenti delle Camere basse di Italia, Francia, Germania e del Parlamento del Lussemburgo e successivamente firmato dai Presidenti delle assemblee parlamentari di altri sette Paesi dell’Ue. Tra questi l’ultimo in ordine di tempo è il Parlamento di Cipro, che ha sottoscritto la dichiarazione proprio oggi.
Il questionario sull’Europa sarà on line per tre mesi al termine dei quali le risposte date dai cittadini saranno analizzate da un comitato di saggi. I risultati della consultazione saranno anche presentati il 22-24 maggio alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti Ue che si terrà a Lussemburgo.
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