Londra – “Le elezioni che si sono svolte in Bielorussia non sono state imparziali e i risultati di 109 parlamentari filo Lukaschenko su 110 ne sono la prova evidente. Non si possono definire libere elezioni dove le opposizioni non possano presentare candidature, dove l’accesso ai media sia limitato e controllato e dove le stesse commissioni elettorali siano chiaramente di parte.” Così Guglielmo Picchi, deputato PDL e membro dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE commenta lo statement dell’organizzazione sullo svolgimento delle elezioni parlamentari in Bielorussia.
“E’ importante che la Bielorussia accetti osservatori internazionali come noi dell’Assemblea Parlamentare con regolarità come fa da ormai molti anni per monitorare le elezioni, ma se il processo elettorale è veramente compromesso il nostro sforzo risulta del tutto inutile. Lukaschenko ha ancora una volta perso l’occasione per aprire, anche gradualmente, il proprio paese alla democrazia e questo è un danno per le prospettive di sviluppo e di benessere del popolo bielorusso. La comunità internazionale continuerà a fare pressioni sul presidente Lukaschenko per costringerlo ad aprire il suo regime, l’ultima dittatura d’Europa”.
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